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“Si prendono tutta Ponticelli”, la paura del rapito dal clan Bodo

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Il fratello del ras Francesco Audino aveva raccontato di essere stato prelevato da tre sconosciuti all’esterno di un bar. Nella sua ricostruzione parlava di un presunto incidente e di un conseguente confronto, dopodiché, lo avrebbero accompagnato in via de Meis a Ponticelli.

A fronte della ricostruzione poco convincente, il pm e le forze dell’ordine hanno condotto delle intercettazioni d’ambientali nell’appartamento della vittima. Dalle parole del parente del camorrista, confidate ad un carabiniere di Cercola, sarebbe emerso che lui conosceva l’identità dei tre. “Si prendono tutta Ponticelli… Questi li conosco a tutti quanti… Non posso dire niente ma i video ci stanno“, confidò al militare nell’ottobre del 2024

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Il rapimento del fratello del ras

Le indagini, svolte dai Carabinieri di Cercola sotto il coordinamento della D.D.A. della Procura di Napoli, hanno avuto inizio a seguito delle informazioni raccolte dai militari nel mese di agosto scorso, quando il fratello del ras Francesco Audino era stato prelevato a Ponticelli, costretto a salire nell’auto degli indagati e rilasciato alcune ore dopo.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il rapito avrebbe dovuto fare da tramite con il fratello detenuto, per porre fine ad una serie di pestaggi in cui erano rimasti vittime alcuni esponenti detenuti del clan nemico di Ponticelli. Un sequestro lampo finalizzato a porre termine alle violenze.

Gli indagati

Indagati Alessio La Volla, ras emergente del clan dei Bodo, Romualdo Amitrano, figlio di Domenico che, secondo le ultime informative, è passato nei mesi scorsi dagli stessi De Luca Bossa ai De Micco, Fabio Riccardi e Giuseppe Perrella. Quest’ultimi sono al momento irreperibili e i carabinieri sono sulle loro tracce.

Un rapimento lampo

”Volevano che portassi qualche imbasciata alla famiglia mia. Se li potevo aiutare ma non tengo nemmeno modo di parlare perché non vado a colloquio”. Questo uno stralcio della conversazione tra il fratello del ras dei De Luca Bossa Francesco Audino, e un maresciallo della tenenza di Cercola che lo invitò a rivelare i nomi di chi lo aveva sequestrato.

Un rapimento lampo dopo un pestaggio avvenuto in carcere con protagonisti esponenti degli stessi De Luca Bossa che avrebbero duramente malmenato Salvatore De Martino, reggente degli XX (alleati con i De Micco). I ‘Bodo’ organizzarono così la loro vendetta che era anche un tentativo di mediazione (leggi qui l’articolo precedente). I fatti avvennero a fine agosto ma già il giorno dopo i carabinieri della Tenenza di Cercola scoprirono l’accaduto nonostante la vittima del sequestro di persona non avesse fatto denunciato il fatto per timore di ritorsioni contro il figlio.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.