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Spara al barista che si difende con la scopa a Salerno, preso l’autore della tentata rapina

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E’ scattato il fermo indiziato di delitto per le due tentate rapine dell’altra notte, per A.A., 42enne di Matierno, già noto alle forze dell’ordine, che ha provato a svaligiare il noto bar “In Piazza” di via Posidonia a Pastena e poi la stazione di carburante situata sulla Tangenziale, prima dell’uscita di San Leonardo.

Il rapinatore ha ferito di striscio con un colpo di pistola il titolare del bar e, successivamente, con il calcio della pistola, ha ferito il dipendente della pompa di benzina.

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Questo pomeriggio, la conferenza stampa in Procura, annunciata dalla Questura.

IL FATTO –  Choc a Salerno, barista caccia il rapinatore con una scopa: lui gli spara

Scaccia con la scopa il rapinatore che voleva portargli via l’incasso della giornata e, per un miracolo, riesca a schivare il proiettile sparato ad altezza d’uomo. “Ho ancora il rumore dello sparo nelle orecchie e l’odore della polvere da sparo sotto al naso”, dice Emanuele, il barista di cui parlano tutti a Salerno, dove l’episodio ha innescato sui social un’aspra polemica sulla sicurezza. “E’ triste essere costretti a a farsi giustizia da sé”, è il senso di diversi commenti al post di Emanuele, che ha raccontato su Fb la sua disavventura e pubblicato il video del colpo, diventato virale.

Sono le 2.30 di sabato e il bar sta per chiudere. Il video mostra un uomo con il casco, arrivato in scooter, che entra nel locale e, pistola alla mano, si dirige dietro al bancone, chiedendo l’incasso. La reazione del titolare, che esce dal laboratorio dove si trovava con le sue due dipendenti, è istintiva e immediata: con una scopa colpisce il rapinatore che, a quel punto, solleva l’arma e fa fuoco. Il proiettile centra solo alcune lattine, i frigoriferi ed il bancone: Emanuele riesce infatti a schivare il colpo, abbassandosi all’improvviso.
Il rapinatore a quel punto esce, risalendo con calma sul motorino parcheggiato davanti al bar, e si allontana.

Per il barista, che gestisce il locale insieme a suo cugino, sono stati 1 minuto e 8 secondi di terrore. “Ho rischiato la vita, ma per fortuna sono qui a raccontarlo. Bastavano due centimetri più in là e quel proiettile era dentro di me, nella mia pancia”, ha raccontato sui social. “Mi ha puntato la pistola in fatta e mi ha detto: ‘Dammi i soldi. Apri la cassa.
Muoviti!’. Non so cosa mi sia scattato dentro, ma ho pensato subito di difendere quel cassetto sporco di sudore, onestà e dignità con tutto me stesso. Senza pensarci, con la scopa che avevo tra le mani e con una determinazione che non pensavo di avere, inizio a colpirlo con forza in faccia e sulla testa”. “La rabbia mi ha accecato in quel momento e non mi ha fatto ragionare”, ammette Emanuele, che molti ora definiscono “un eroe”, ma anche “folle”.

Dal canto suo, il barista si chiede: “Il ddl sicurezza, recentemente approvato forzatamente dal governo Meloni per volontà di Salvini, sarà applicato immediatamente? Il malvivente verrà catturato, arrestato e fatto marcire in carcere, oppure le nostre vite rimarranno in pericolo, mentre sarà libero di colpire ancora?”.
Cosa che effettivamente sembra abbia fatto pochi minuti dopo, quando un episodio analogo si è verificato alla stazione di servizio dell’Ip, lungo la tangenziale di Salerno. Il rapinatore arrivato in scooter – l’ipotesi è che sia proprio la stessa persona – ha chiesto i soldi al dipendente della struttura. Non riuscendo a portare via nulla, ha colpito l’operatore alla testa con il calcio della pistola. Ed è scappato.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.