Tra l’agosto e il novembre del 2023 ci sono stati diversi raid armati tra i Quartieri Spagnoli, la Sanità e la zona delle Case Nuove. Nell’ultima ordinanza che ha colpito la confederazione del clan Mazzarella, c’è anche la ricostruzione dell’agguato condotto contro Raffaele Frenna (non coinvolto nell’ultima indagine). L’agguato è avvenuto il 5 novembre in piazza Mercato: quella sera, alle ore 20:50 circa, i carabinieri arrivarono all’esterno di un centro scommesse e, in seguito, Frenna venne portato all’ospedale Vecchio Pellegrini.
Il giorno dopo l’agguato Luciano Barattolo, reggente della confederazione criminale e cugino di Michele Mazzarella, avrebbe convocato un summit al quale avrebbero partecipato altri affiliati. L’incontro sarebbe stato organizzato per pianificare la risposta al clan Contini dopo il raid e in quel momento Barattolo avrebbe voluto incontrare i rivali per chiarire la situazione: “Che vogliamo fare con questi qua? Ci vogliamo chiamare a questi qua? O sto sbagliando? Scusa i compagni loro scendono e sparano, stanno facendo la guerra“.
Blitz a Forcella, i ras dei Mazzarella fanno scena muta
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i primi indagati posti in stato di arresto e detenuti presso il carcere di Poggioreale: sono tra gli arrestati del maxi blitz che giorni fa contro la nuova articolazione del clan Mazzarella, quella che il Procuratore capo Nicola Gratteri ha definito “camorra di serie A”. Dinnanzi al giudice per le indagini preliminari hanno sfilato l’attuale reggente del gruppo Luciano Barattolo, Salvatore Di Caprio, Ciro Rosario Mazio, Gaetano Galiero e Pasquale Buonerba. Nel collegio difensivo tra gli altri gli avvocati Leopoldo Perone, Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano.