Luigi Aulisio ha parlato direttamente dell’agguato subito e dal quale si è salvato nella notte del 29 ottobre del 2020. Qualche giorno dopo proprio il cognato del boss Casella venne intercettato tramite un’ambientale, infatti, Luigi Alì si convinse che il commando lo stesse seguendo.
Così i sicari avrebbero approfittato della sosta del motorino della vittima all’esterno della farmacia: “…Eh , te lo dico io, quelli stavano camminando per via Argine, noi saremmo passati vicino? Loro videro me…no con i motorini stavano venendo….”. Del tentato omicidio del ras dei Casella sono stati indagati il pentito Rosario Rolletta, Salvatore De Martino, Ciro Uccella e Alessio Velotti e Cardillo Salvatore.
“Che fai mi spari?”, il racconto di Luigi Aulisio
Ausilio ha confidato al suo interlocutore di aver sentito l’esplosione di due colpi d’arma da fuoco e, subito dopo, lo stridere sull’asfalto dei pneumatici dell’auto dei killer. A quel punto il ras dei Casella aveva capito di essere stato colpito alla schiena: “Io sentii i due colpi… ma che fai? Mi spari… vicino ai piedi? Sai quando fa pà pà la paura… Loro sgommarono e scapparono, dissi io, ma che ha fatto, mi ha sparato questa merda?…. una decina di secondi, io stavo sul c pà pà…, mi guardava…., come tra me e me pensavo fosse uno scherzo, quando sgommò mi dissi, questo mi ha sparato, mi ha sparato alla schiena…“.
L’agguato contro Aulisio: “Una risposta dei De Martino”
Tra gli efferati raid che accesero la faida tra le famiglie di Ponticelli ci fu anche il tentato omicidio di Aulisio. Infatti nelle indagini della Dda di Napoli viene dettagliatamente ricostruito l’agguato poi inserito nell’ultima ordinanza di custodia cautelare. Il collaboratore di giustizia Rolletta fece luce sul movente dell’agguato in un verbale del dicembre del 2020: “Vi sono stati svariati tentati omicidio tra cui quello di Alì, di tale Rodolfo ed il mio. Il secondo tentato omicidio, quello di Alì è stata una risposta dei De Martino ai Casella“.
Il colpo ai De Micco-De Martino
Lo scorso 3 ottobre la Polizia di Stato, con personale della Squadra Mobile e del Commissariato di Ponticelli, eseguiva a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 60 persone. Dunque l’indagine, condotta tra il 2021 e il 2022, ha documentato l’esistenza e l’operatività del clan formato dalle famiglie De Micco (Bodo) e De Martino (XX), espressione del cartello criminale Mazzarella.
Arrestati boss, ras e affiliati al clan De Micco-De Martino: colpiti i Bodo e gli XX