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lunedì, Giugno 17, 2024
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Morto come suo figlio nello stesso box a Secondigliano, Alfredo non ha resistito al dolore

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Si sarebbe ucciso nello stesso modo in cui avevano perso la vita il figlio Vincenzo e la fidanzata, la giovane iraniana Vida Shavalad. Il corpo senza vita di Alfredo Nocerino è stato rinvenuto questo pomeriggio nel box auto di via Fosso del lupo, lo stesso dove si era consumata la tragedia dei due giovanissimi addomentatisi con l’auto accesa e uccisi dai gas di scarico. Troppo grande il dolore per quella perdita. A scoprire il corpo gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della questura che non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo. Dopo la drammatica morte del figlio, Alfredo si era battuto contro la stampa iraniana dopo gli attacchi che questa aveva lanciato nei confronti della fidanzata del figlio. Alfredo era sceso in piazza contestando le notizie che arrivavano dall’Iran che descrivevano Vida come una poco di buono. Il padre di Vincenzo in quell’occasione disse:“Qualche giornalista iraniano invece di informarsi bene sui fatti ha pensato bene di evidenziare, con molta malizia, il fatto che i due erano appartati nel garage. Vida era una figlia per me, una ragazza stupenda e la sua memoria non merita di essere denigrata ed infangata. Tra l’altro ho trovato io i due ragazzi ed erano vestiti. Si è trattato solo di una terribile tragedia”.

Da quel momento Alfredo non ha smesso di lottare, ma purtroppo il dolore per la morte del figlio è stato terribile da superare. Dai primi accertamenti effettuati dalla polizia di Secondigliano pare che Alfredo si sia tolto la vita nello stesso modo in cui morì il figlio. Infatti il cadavere è stato trovato all’interno dell’auto che era accesa, nello stesso box dove furono trovati il figlio Enzo e la fidanzata Vadia. Quindi probabilmente sono state le esalazioni fatali ad uccidere Alfredo. L’allarme è stato dato da alcuni amici di Alfredo, preoccupati per la sua assenza.

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Seguiranno aggiornamenti

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Tragedia a Secondigliano: Fidanzati uccisi nel box auto dal monossido di carbonio
Vincenzo Nocerino, 24 anni, e la fidanzata Vida, una 20enne di nazionalità iraniana, sono stati trovati questa mattina morti in via traversa Fossa del Lupo a Secondigliano, periferia nord di Napoli.

I corpi dei due fidanzati sono stati scoperti dal padre di Vincenzo che ha immediatamente allertato il 118, ma i soccorsi si sono rivelati inutili. I due giovani erano già morti, asfissiati dal monossido di carbonio che aveva saturato l’aria nel box auto di via Fossa del Lupo.

Secondo le prime ipotesi questa tragedia si sarebbe consumata per delle fatalità. Vincenzo Nocerino e la fidanzata si presume volessero passare un po’ di tempo insieme e per scaldarsi nel box auto, la Fiat Panda Rossa è stata lasciata in moto per mantenere accese il riscaldamento. Però la mancanza di ricambio d’aria all’interno del box avrebbe saturato l’ambiente e asfissiato i due fidanzati con il monossido di carbonio del tubo di scarico del veicolo.

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